Che si proceda in fretta per un protocollo nazionale.
Che si proceda per evitare ulteriori morti, sofferenze fisiche e psicologiche.
Si proceda evitando, stavolta, inutili ritardi… mentre ogni giorno salgono i numeri di decessi e contagi.
Lo stanno già utilizzando da Napoli e poi in altre strutture ospedaliere.
E’ un farmaco in commercio, il Tocilizumab, applicato nella cura dell’Artrite reumatoide e, in oncologia, per contrastare gli effetti degli immunoterapici.
E’ stato il dottor Paolo Ascierto, direttore del Reparto di Immunoterapia dell’Ospedale Pascale di Napoli, ad avere avuto la prima intuizione che il Tocilizumab potesse aiutare per contrastare la tremenda polmonite causata dal Coronavirus.
Già in Cina il Tocilizumab è stato impiegato con successo e persino ufficialmente approvato!
E stanno rispondendo bene i primi pazienti italiani cui è stata somministrato il medicinale nel nosocomio partenopeo.
I miglioramenti sono stati registrati nelle 48 ore successive all’inizio del trattamento.
In breve anche a Brescia, Milano e Fano il Tocilizumab è stato impiegato.
Ed è stata attivata la procedura per ufficializzare la cura.
Ma, la notizia più importante, è che il Tocilizumab è a tutti gli effetti un farmaco già in commercio.
Ciò significa che non ha bisogno di alcuna sperimentazione.
Allora, si applichi in tutti gli Ospedali d’Italia!
Salvare vite umane e acquisire il più velocemente possibile dati per un protocollo di cura, si può fare solo con la copertura nazionale attraverso questo medicinale.
Non aspettiamo il vaccino, che potrà sì essere utile, ma che sappiamo già richiedere molto tempo, ovvero circa un anno per la commercializzazione: troppo tempo mentre la gente muore!
Che si proceda immediatamente e non si compiano altri errori di ritardo, come per l’adozione di tecnologie per l’analisi dei dati dai cellulari dei malati per le investigazioni sui contatti e possibili contagi, oppure su “Italia zona rossa” troppo gradualmente.