Oggi possiamo dire “sappiamo cos’è la destra e non sappiamo cos’è la sinistra”, parafrasando la nota canzone di Giorgio Gaber,.
Anzi, in Italia sappiamo dov’è la destra ma non sappiamo dov’è la sinistra.
Infatti, mentre il partito guidato da Giorgia Meloni faceva la sua veloce ascesa, fino a vincere le scorse elezioni politiche, il Partito democratico continuava il suo declino, andando a capofitto.
Altri partiti hanno perso vigore: nel centrodestra è stata una debacle anche per la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi – entrarti nella maggioranza solo grazie alla “scialuppa di salvataggio” chiamata Meloni -; nel centrosinistra anche il Movimento 5 Stelle è andato maluccio, seppur in crescita rispetto ai numeri del pre-elezioni.
Ma guardiamo i dati attuali, secondo il sondaggio Emg diffuso dalla trasmissione Cartabianca in onda su Rai3 lo scorso 8 novembre.
Sempre al primo posto c’è Fratelli d’Italia, con il 28%, guadagnando 2 punti rispetto al 25 settembre scorso.
Al secondo posto c’è il Movimento 5 Stelle, con il 17,5%, guadagnando il 2,1%, rispetto al precedente 15,4%, persino, quindi, qualcosina in più di FdI.
Al terzo posto, in continua caduta libera, il Partito democratico, che dal 19% è passato al16,8%, perdendo 2,3 punti.
Certo, se ci chiediamo dove sta la sinistra, non possiamo semplicemente considerare i freddi numeri, ma dobbiamo andare a rintracciare i contenuti e chi si identifica in questi contenuti.
E allora andiamo a guardare quei valori fondamentali e, oggi più che mai, stringenti.
Pace, ambientalismo, uguaglianza sociale possiamo dire che sono tra quei pilastri della sinistra, che nell’attualità chiedono urgente soluzione.
E vediamo chi, in questo momento, è diventato il maggiore punto di riferimento per offrire le risposte o – visto che comunque si tratta di opposizione – chi in modo più pressante e deciso pone le relative domande.
Non è di certo il Partito democratico, che già nelle scorse politiche, non è riuscito a mantenere una coalizione compatta di sinistra, rinunciando all’alleanza con i cinquestelle e perdendo, all’indomani dell’accordo, pure Calenda e Renzi.
In questo modo il Pd, ha perso vigore e credibilità, pur mantenendo il patto con quella sinistra più radicale con Alleanza verdi, + Europa, Sinistra di Bonelli oltre che con Impegno civico.
E, soprattutto, nel corso della campagna elettorale, il Pd non si è dimostrato all’altezza delle sfide dei nostri tempi, rivelandosi tiepido sugli argomenti che stanno a cuore agli italiani.
Ma torniamo all’oggi e a quei valori di sinistra di cui parlavamo.
La pace è il tema di primo piano, non solo per la politica estera, ma pure per quella interna, considerate le conseguenze che stiamo subendo con la guerra in Ucraina.
E la grande manifestazione di domenica scorsa a Roma ne è stata la dimostrazione, con 100mila partecipanti.
Una manifestazione senza bandiere dei partiti.
Però è stato evidente chi era il maggior protagonista: Giuseppe Conte.
Il leader cinquestelle è stato il primo tra i politici a chiedere una marcia per la pace ed è colui che in modo più determinato la chiede in Parlamento.
Letta, invece, è stato persino contestato da acuni partecipanti.
Sull’ambiente anche qui dobbiamo registrare un maggior impegno del Movimento, che ha per primo creato anche il Ministero della Transizione ecologica. E da sempre si batte contro le trivellazioni o i termovalorizzatori.
Sull’uguaglianza sociale non possiamo di certo di che il Pd non ne è partecipe, basti pensare ai diritti Lgbti e dei migranti.
Su questo fronte, il M5S ha creato una misura che guarda agli ultimi, ai poveri, ovvero il Reddito di cittadinanza, per quanto imperfetto nella parte riguardante le politiche del lavoro.
Ponendo sulla bilancia questi fattori che abbiamo considerato, possiamo dire che pende decisamente a favore del M5S, facendolo avanzare nell’indice di gradimento degli italiani che guardano a sinistra.
Anche il target di riferimento pone più a sinistra il M5S rispetto al Pd.
Perché il popolo della sinistra è quello operaio – oggi anche disoccupato da molto tempo o che ha perso il lavoro nelle chiusure delle grandi e piccole aziende sparse nel territorio nazionale -. E’ quello che richiede equità, solidarietà, sussidiarietà, rispetto per l’ambiente e dialogo tra le nazioni per la risoluzione dei conflitti.
Certo, adesso sul Reddito di Cittadinanza ora i cinquestelle si giocano la credibilità: vedremo se e quanto sarà dura l’opposizione sull’annunciato rimodellamento che vuole il Governo Meloni.